Il fuoco è lo strumento che ha reso possibile all'uomo di intraprendere il proprio viaggio verso la civilizzazione, è proprio la capacità di maneggiare il fuoco che ha distinto l'uomo dalle altre specie animali.
Il suo calore ha permesso all'uomo di cuocere la carne,pratica che ha spianato la strada dell'evoluzione, ma sopratutto la sua luce ha illuminato la notte privandola almeno in parte di quel suo aspetto misterioso, che allo stesso tempo affascina e spaventa.
Data la sua importanza e il suo fascino le origini del fuoco sono narrate in uno dei miti più celebri della cultura classica,ovvero il mito di Prometeo. Sono molteplici le versioni di questo mito ma una delle più illustri è quella di Esiodo, il quale scrive:
"Quando il sole era tramontato, se la luna non appariva a rischiarare le lunghe notti, una tenebra impenetrabile inghiottiva l'universo, e gli uomini erano simili a miseri ciechi, tremanti, indifesi, in un mondo senza luce, colmo di ruggiti paurosi e lampeggiante degli occhi fosforescenti delle belve."
![]() |
Prometeo dona il fuoco agli uomini- Heinrich Fuger |
Il fuoco li allontanava dallo stato animale e li avvicinava a quello divino.
Ma un dono così grande e i suoi benefici non potevano non avere delle conseguenze negative, Zeus non potendo sopportare questo affronto stabilì due pene molto severe.
Prometeo fu incatenato ad una colonna dove ogni mattina un'aquila si cibata del suo fegato per molto tempo, invece gli uomini furono puniti con tutti i mali da cui sono afflitti.
Fonti e approfondimenti:
La citazione del mito è tratta dalla rielaborazione di Alfredo Panzani della Teogonia di Esiodo edita da Treves.
Prometeo su wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Prometeo
Nessun commento:
Posta un commento